L'ispirazione per questa ricetta mi arriva da uno dei blog di cucina vegana che più mi piacciono una V nel piatto. A sua volta la ricetta arriva da un libro che solo a sentirne parlare fa venire una gran voglia di comprarlo. Letta la ricetta ho subito pensato che avrei dovuto provare a farne una mia versione più vicina ai miei gusti. Eccovi il risultato, una terrina dalla consistenza volgente ma che si taglia bene a fette. Un gusto morbido e pieno per un "formaggio" ottimo da mangiare in purezza accompagnato da una ricca insalata ma altrettanto adatto ad essere utilizzato come morbido ripieno per gustosi panini.
Ingredienti
300 ml latte di mandorla senza zucchero
150 gr lupini
25 gr lievito di birra in scaglie
2 cucchiai colmi di burro di mandorle
5 pomodori secchi
3 ciuffi di foglie di basilico (io credo possano bastarne 1 perché il profumo del basilico è risultato molto intenso e un pochino copre i pomodori secchi)
1 cucchiaino di curcuma in polvere.
1 cucchiaino di agar agar
Il procedimento è molto semplice: sbucciate i lupini e metteteli nel mixer insieme al burro di mandorle, lo lievito in scaglie, i pomodori secchi e il basilico.
Frullare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Nel frattempo sciogliere l'agar agar in una tazzina da caffè di latte di mandorla, mescolando bene perché non si formino grumi. Aggiungere il restante latte, versare in un pentolino e portare ad ebollizione. Cuocere per circa 3-5 minuti.
Spegnere il fuoco e aggiungere il latte al composto di lupini. Azionare il mixer fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare in uno stampo di silicone unico o in tanti stampini, lasciare raffreddare e riporre in frigo per almeno 3-4 ore prima di servire.
Per me questa ricetta è stata una ulteriore conferma che i lupini siano davvero un ingrediente favoloso, versatile e dal sapore eccezionale.
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